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News!
Dossier preparato da Ac Nielsen per Cibus (circa 60 tavole) con l'obiettivo di fornire alle aziende alimentari uno scenario di riferimento per il loro business.
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L'AGROALIMENTARE ITALIANO SFONDA IN CINA
L'apertura a Shanghai di Vinitaly China & Cibus 2006 è stata l'occasione per fare il punto sull'affermazione dell'agroalimentare italiano in Cina grazie a due rapporti presentati dall'Ice e da Vinitaly che hanno fotografato il cambiamento delle abitudini alimentari dei cinesi che dimostrano di apprezzare sempre più vino, olio, paste, conserve, sughi, formaggi, oltre ai dolci, in particolare il gelato artigianale, e al caffè. Quello cinese, contraddistinto da crescita economica e aumento del benessere, è un mercato dalle grandi potenzialità per il made in Italy alimentare. Negli ultimi anni il consumo di caffè ha registrato un incremento medio annuo del 15% (1.200 tonnellate) tanto che si stima che il volume delle vendite entro il 2008 aumenti del 70%. Sono molto buone anche le prospettive per i consumi di gelato al punto che in alcune città, oltre ad un colosso del settore, si stanno facendo strada delle gelaterie artigianali italiane. La classe media (circa il 10% della popolazione cinese), in possesso di grandi capacità di consumo, comincia a dare importanza alla qualità dell'alimentazione qualificandosi potenzialmente come un mercato ideale per gli oli d'oliva italiani. Il prodotto che dimostra di essere maggiormente apprezzato dai cinesi, però, è il vino (nei primi mesi del 2006 l'export verso la Cina ha fatturato 4,5 milioni d'euro) soprattutto quello rosso. L'indagine 'The Global Drinks Market' segnalata da Vinitaly rivela che il consumo di vino pro capite in Cina è di 1,12 litri. I cinesi, poi, spendono in media 56 miliardi di dollari l'anno per i pasti nei ristoranti, tanto che la ristorazione rappresenta circa il 12% delle vendite al dettaglio. Pur essendo apprezzata, la cucina italiana è, però, ancora poco presente in Cina.
UNA RICERCA DI INDICOD-ECR SU COME INTERCETTARE LA DOMANDA DEI CONSUMI
Oltre 600 manager e imprenditori del largo consumo si sono dati appuntamento a Milano in occasione del convegno 'Intercettare la domanda nell'Italia che cambia' organizzato da Indicod-Ecr per fare il punto sulla situazione generale del Paese, sugli interventi di politica economica richiesti dalle aziende industriali e distributive e sulle strategie che il mondo del largo consumo deve adottare per intercettare una domanda in costante evoluzione. 'L'economia sta dando segni di ripresa - ha sottolineato Dario Rinero, presidente di Indicod-Ecr e presidente e amministratore delegato di Coca-Cola Hbc Italia - ma senza reali riforme strutturali le imprese non potranno competere in modo efficace, con ripercussioni pesanti sul Sistema Paese e quindi sul benessere complessivo della popolazione'. Durante l'incontro sono stati illustrati i risultati di una ricerca esclusiva Indicod-Ecr realizzata da Bain & Company sull'evoluzione del largo consumo in risposta ai cambiamenti in atto nel consumatore italiano. Molti istituti di ricerca hanno evidenziato negli ultimi anni come sempre più il consumatore sia polarizzato nelle sue scelte di acquisto. Da un lato manifesta una certa propensione a pagare un prezzo superiore per prodotti e servizi di qualità, nei quali riconosce un valore elevato; dall'altro sceglie di spendere il meno possibile per altre categorie di acquisti per le quali ritiene accettabile una qualità inferiore. Una situazione che mette in contrapposizione il value (risparmio) e il premium (di più). 'Riteniamo che la strada per intercettare e sviluppare la domanda di consumi - ha spiegato Marco Costaguta, partner di Bain & Company - passi attraverso lo sviluppo di formati distributivi distintivi e focalizzati, indirizzati verso le due 'anime' di consumo, quella premium o quella value, oppure attraverso il rinnovamento dei modelli tradizionali (il mainstream), tenendo conto delle differenze territoriali esistenti e sviluppando le adiacenze di business'. I materiali presentati al convegno sono disponibili sul sito Indicod-Ecr alla pagina http://www.indicod-ecr.it/atti2006.
LARGO CONSUMO: DISPONIBILE IL MASS MARKET ITALY REPORT 2006
Mass Market Italy Report 2006 è un nuovo e completo report sull'andamento dei mercati dei beni di largo consumo alimentari e non alimentari realizzato sulla base dei dati aggiornati dei più importanti istituti di rilevazione - Information Resources, ACNielsen, Gfk-Iha - e completato dalle analisi di mercato per singoli settori realizzate dal team di analisti di Massmarket.it. Oltre 80 categorie merceologiche food e non food, centinaia di tabelle esplicative, più di 400 pagine di dati ed analisi sui consumi. I settori in crescita e quelli in crisi, i prodotti più performanti, l'evoluzione della domanda, le strategie e gli assetti competitivi di produttori e distributori, la distribuzione dei consumi per area geografica, i risultati dei canali distributivi, le prospettive di sviluppo dei singoli settori. Nelle analisi dei dati di ogni categoria merceologica, l'interpretazione delle ultime tendenze e l'evoluzione complessiva degli ultimi 3-5 anni estratte dal database di Massmarket.it, per individuare in quale reale direzione si evolvono i mercati. Per informazioni: www.massmarket.it.
APERTO IL TERZO OUTLET ITALIA'S FOOD E BEVERAGE
L'11 novembre scorso è stato inaugurato il terzo Outlet Italia's Food & Beverage in Germania nella città di Saarbrücken, nella centralissima Brückenstrasse 2. Il nuovo punto vendita si aggiunge a quelli già attivi a Francoforte e a Weiterstadt ed è collocato in una città, ai confini con la Francia e il Lussemburgo, a forte presenza di nostri connazionali e di tedeschi ad alta capacità e propensione d'acquisto verso i prodotti italiani. Il format basato su prodotti 100% italiani di qualità di tutte le regioni è stato sviluppato in Germania dalla Italia's Srl di Martina Franca, in provincia di Taranto.
CRAI SVILUPPA UNA CATENA DI SUPERMERCATI IN SVIZZERA
Grazie anche all'apporto dei supermercati Rewe confluiti nella Alisa Alimentari, associata a Crai controllata all'80% dalla Padal di Piacenza, il consorzio italiano conta ora 104 punti vendita in Svizzera nel territorio del Canton Ticino e nei Grigioni italiani. Il fatturato dei punti vendita elvetici ad insegna Crai evidenzia una crescita del 13% e, anche per la nutrita presenza di prodotti italiani, a fine 2006 dovrebbe raggiungere i 32 milioni di euro.
CENTRALI DI ACQUISTO: LE NUOVE QUOTE DI MERCATO DOPO LA DISGREGAZIONE DI MECADES
A seguito della disgregazione di Mecades devono essere ridisegnati la mappa e i rapporti di forza tra le diverse centrali e supercentrali di acquisto. Centrale Italiana, in particolare, con l'aggregazione di Aspiag va a raggiungere una quota molto vicina a quella del 25% indicata dall'Antitrust come il limite per evitare indagini ed eventuali interventi per posizione dominante. Questa è la nuova situazione elaborata da Agra su dati Nielsen di giugno 2006.
IN UN LIBRO STORIA, IMMAGINI E PROTAGONISTI DELL'INDUSTRIA DOLCIARIA ITALIANA
Quarant'anni di storia delle aziende dolciarie sono ripercorsi attraverso 150 fotografie di prodotti da forno nel libro 'Dolce Italia: immagini, protagonisti dell'industria dolciaria italiana' (Alinari, 160 pagine, 45,00 euro). Il volume, con i testi di M. Schiaffino, F. Chiapparono, M. Testa, F. Alberoni, F. De Palma, racconta il passaggio dalla produzione artigianale a quella industriale, dalla raccolta dei frutti di cacao alla selezione della frutta, dalla scelta degli ingredienti alla lavorazione, dagli impasti alla lievitazione e alla cottura, dal confezionamento alla comunicazione e alla vendita dei prodotti. La maggior parte delle aziende italiane sono infatti nate da piccoli laboratori artigianali e non a caso tradizione, arte, genuinità e semplicità di una volta - insieme a sicurezza e qualità - sono i fattori caratterizzanti della attuale produzione industriale dolciaria italiana.
ALCE NERO & MIELIZIA: JOINT VENTURE CON IL GRUPPO FRANCESE DENIS FRERES
Già presente in Giappone con i propri prodotti da oltre dieci anni attraverso la Nichifutsu Boeki Kk, il gruppo Alce Nero & Mielizia ha dato vita ad Alce Nero Asia, una joint venture paritetica con la holding del partner giapponese, il gruppo Denis Freres, azienda storica che dalla fine dell'800 opera nella produzione e commercializzazione di prodotti alimentari sui principali mercati asiatici attraverso una rete di società controllate. La joint venture, proprietaria dei marchi Alce Nero e Mielizia per tutta l'area asiatica, gestirà in esclusiva lo sviluppo dei prodotti del gruppo bolognese nei più importanti mercati del Sud-Est asiatico: Giappone, Singapore, Cina, Brunei, Corea, Taiwan, Malesia, Indonesia, Australia e Nuova Zelanda. 'Contiamo così - spiega Lucio Cavazzoni, presidente di Alce Nero & Mielizia - di potenziare molto la nostra presenza su questi mercati con tutta la gamma biologica, con quella equosolidale Alce Nero, con il miele e gli altri prodotti apistici Mielizia e in futuro anche con i prodotti Libera Terra realizzati dalle terre confiscate alla mafia. Abbiamo voluto il gruppo Denis Freres come partner perché crede in quello in cui crediamo noi: nel biologico, nel tipico, nel fairtrade e nella valorizzazione dei produttori. Alce Nero Asia darà vita, insomma, ad una filiera corta, anche se geograficamente molto lontana, ed è disponibile a sfide forti, con un importante e innovativo valore sociale'. Presente nei dieci paesi asiatici con propri distributori specializzati e con il proprio marchio Ayam - leader incontrastato di mercato nel settore dei prodotti ittici conservati di alta qualità - Denis Freres Group ha accompagnato in questi anni la crescita dell'export in Giappone del gruppo bolognese. Con un fatturato di oltre 2,3 milioni di euro, oggi Alce Nero è marchio leader del biologico. In negozi e supermercati del paese del Sol Levante i suoi prodotti sono tra i più diffusi e visibili del settore grocery di importazione. E' già iniziata la distribuzione dei prodotti Alce Nero a Singapore, nel Brunei, in Corea e in Malesia, mentre nel 2007 è previsto il lancio negli altri paesi oggetto dell'accordo.
FIRMATO L'ACCORDO STRATEGICO VERONAFIERE-FIERE PARMA PER LA PROMOZIONE DELL'AGROINDUSTRIA ITALIANA
Il 16 novembre scorso al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali è stato firmato e presentato l'accordo strategico Veronafiere-Fiere Parma per la promozione dell'agroindustria italiana stipulato in collaborazione con il Mipaaf. Nell'occasione è stata presentata anche la visita del ministro Paolo De Castro in Cina all'8a edizione di Vinitaly China, in programma con Cibus Parma dal 23 al 25 novembre a Shanghai, per promuovere il Wine&Food italiano. Dando seguito alla visita in Cina del presidente del Consiglio, Romano Prodi, dello scorso ottobre, De Castro incontrerà anche i rappresentanti del Governo cinese: sul tavolo, tra l'altro, la questione delle autorizzazioni sanitarie necessarie per l'esportazione di diversi prodotti alimentari italiani in Cina.
CRESCE LA PRESSIONE PROMOZIONALE IN IPER E SUPER: COPRE QUASI UN QUARTO DEGLI ACQUISTI
La pressione promozionale in ipermercati e supermercati è arrivata nel 2005 al 24%. Questo significa che su 100 euro spesi in questi canali di vendita ben 24 sono destinati ad acquisti di prodotti in promozione. La crescita in un anno nel settore alimentare è stata dello 0,6% - con punte del 20,3% per i primi piatti (+1,5%), del 27,1% per i secondi piatti (+1,4%), del 24,2% per le bevande (+1,2%) - mentre diminuisce per salse e condimenti che passano dal 26% al 25,7% e per le bevande calde (caffè, infusi, cioccolato...) che passano dal 31,1% al 30,2%. Da questi dati, forniti dall'Osservatorio Food 2006 realizzato da Ac Nielsen per Cibus, risulta che i consumatori sono sollecitati in particolare per acquisti in promozione di prodotti di base come pasta e scatolame, trascurando altri prodotti come caffè e condimenti, il che conferma la difficile congiuntura economica. Il dossier preparato da Ac Nielsen per Cibus (circa 60 tavole) con l'obiettivo di fornire alle aziende alimentari uno scenario di riferimento per il loro business contiene altre interessanti informazioni sia sul consuntivo del 2005 (vendite totali, vendite delle diverse categorie di prodotti, private label...), sia sulle tendenze in atto nei consumi. Copia dell'Osservatorio Food 2006 può essere richiesta ad Agra nell'ambito del servizio documentazione riservato agli abbonati.
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